CARNE DELLA SUA CARNE

Devo riprendere il filo di un post di qualche giorno fa. Solo una luce.
Ho visto oggi pomeriggio l'intervista della mamma di Pamela. Una donna giovanissima, più piccola di me, in cui non ci si può non immedesimare. Una stanzetta che sembrava ancora quella di una bambina. Un cartellone dove erano raccolte tutte le foto di Pamela e alcune la ritraevano insieme alla sua mamma. Erano due sorelle. Bellissime entrambe.
Non si sa ancora chi o cosa, ha tolto la vita a questa ragazza che ancora doveva sbocciare e fiorire.
Mi sembra assurdo soltanto che in Italia, nessuno si prenda le sue responsabilità.
E' un mio pensiero, ma se guidi e investi una persona e questa muore, sei accusato di omicidio colposo , ma se hai venduto droga ad una ragazza e poi lei muore per overdose, non hai colpa e non sei accusato di omicidio.
Mi sembra a dir poco una bestialità. Finchè la droga e lo spaccio, verranno trattati con questa leggerezza, non ci sarà giustizia vera.
Ed ancora, stamattina ho letto su un noto quotidiano un articolo su questa orribile storia in cui si diceva che il signor Innocent è in carcere solo ber villipendio di cadavere. Solo?
Ma io mi chiedo, ma perchè infierire in questo modo così terribilmente mostruoso sul corpo di queste povera ragazza? Candeggina, poi il corpo fatto in pezzi dopo la morte. Senza una spiegazione. Senza alcun senso. Non riesco davvero a comprendere per quanti sforzi io possa fare il perchè di tanta orribile e cruenta azione.
Non posso davvero nemmeno immaginare cosa può in questo momento provare la sua mamma. Ho intitolato questo post, « carne della sua carne » in onore della mamma di Pamela. Lei che fra le lacrime diceva che sperava solo che la figlia non avesse sofferto, e che la notte pensava, a come avessero fatto in pezzi sua figlia. Posso solo provare ad immaginare come si sia sentito addosso tutto. Una mamma vive sulla sua carne il dolore dei figli.  A lei, che il giorno che Pamela ha lasciato questo mondo, ha percorso una via di non ritorno, una via che un pò ha ucciso pure lei.
una madre può sopravvivere ad un figlio ma nulla sarà più come prima per lei.
Non riesco ad immaginare come si possa sopravvivere ad un dolore del genere. Da mamma, sento le viscere dilaniarsi ed attorcigliarsi. Un dolore che urla e fa un caos. Un silenzio fatto di lacrime che urla giustizia. E da italiani, abbiamo il dovere di fare chiarezza e di dare a questa mamma, un perche'.
Da italiani, dovremmo scendere nelle strade per chiedere allo Stato che esista la certezza della pena. Perchè dobbiamo essere sicuri, abbiamo il diritto di essere tutelati, il diritto di sapere che la giustizia farà il suo corso, presto. Perchè c' è bisogno di certezze, di tranquillità e di sicurezza, c' è bisogno di uno Stato che faccia finalmente giustizia e non sia in prima linea soltanto quando è ora di prendere, voti, tasse, riconoscimenti o interessi personali. Abbiamo il diritto di avere uno stato che sia degli Italiani.

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