Spaccato settimanale

È un fine settimana come tanti, in Italia c'è Sanremo con le sue magagne, si discute di famiglia tradizionale e di famiglia arcobaleno; si infiammano gli animi, ci si sente minacciati dallo sconvolgimento che ogni novità porta. Positiva o negativa che sia.
Nel frattempo la gente da noi muore di fame, gli viene tolta la casa, vice in miseria. E sono italiani, come noi.
Vivo in una piccola cittadina nel centro della Sicilia, una macro realtà della penisola. Da noi non si vedono gay in giro mano nella mano, non si baciano in pubblico, non c'è una forte intolleranza, eppure di ignoranza in giro ne ho ascoltata tanta.
Da noi, siamo pieni di immigrati, abbiamo campi profughi e molte strutture di accoglienza.
Da noi più di 60 famiglie italiane, stanno per essere sfrattati e trasferiti in container, perché le loro case, sono pericolanti, anche se costruite poco tempo fa, a cura di una ditta ormai fallita che se ne lava le mani, che ha usato materiali non idonei.
Questa povera gente vivrà nei container....per sempre?!
Intanto nel mondo intorno a noi, la gente continua a morire, i bambini continuano a morire, bruciati vivi in Nigeria, da chi si definisce islamico.
È atroce e senza senso.
Nessuna religione, può volere questo; nessun dio, può volere la morte, di bambini, di innocenti, di persone che hanno la sola colpa di avere qualcosa di diverso.
Io non sono nessuno per giudicare, ma a me tutto questo, oltre a farmi inorridire e commuovere, mi fa riflettere; mi fa vedere cosa succede quando si diventa intolleranti, quando si discrimina, quando si rifiuta il diverso.
La storia, avrebbe già dovuto insegnarci che la diversità ci arricchisce, che la discriminazione porta violenza, abominio, dolore e ci divide.
Solo un popolo unito, nella sua diversità, può essere forte e risanare il proprio Stato e le proprie sorti. Solo l'unione fa la forza.
Questo spaccato di settimana, mi lascia un forte senso di sconfitta sul cuore è una grande amarezza sulle labbra.

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