Ciao Cecè

Lui è Jack, il mio cane, il mio amico; spesso è lui il responsabile dei miei sorrisi all'improvviso, dei miei dialoghi quando in casa sono "sola".
In tanti non credono che loro capiscano ciò che diciamo, non credono che sentano cosa proviamo, ma io ne sono certa. 
Sono convinta che loro siano i nostri angeli pelosi e a quattro zampe, che Dio ci ha messo vicino per renderci la vita meno dura, per consolarci quando le lacrime non possono far altro che scendere, per strapparci una risata quando al mattino avremmo voglia soltanto di tornare sotto le coperte. 
Loro ci salvano la vita, con i loro occhi dolci, con la richiesta muta d'amore e attenzioni. 
Vivono per le nostre carezze, per le nostre passeggiate, per quei dialoghi nei quali uno solo di noi due ha voce, e spesso non siamo noi umani, ma loro, che ogni giorno ci insegnano amore ed umanità. 
Stasera ricordo Cecè, diventato il nipote cane, mio e di tutto il gruppo dei jack russell di cui ho l'onore di fare parte. 
Lui, che è stato portato via all'amore della sua famiglia umana, da un altro essere che di umano non ha nulla; perché chi si diverte a seminare esche avvelenate destinate ad esseri indifesi ed incapaci di difendersi, non può essere definito, essere umano. 
In tutte le persone di questo gruppo, ho riscontrato lo stesso amore e la stessa devozione, che si riscontra in una famiglia. 
Adesso Cecè, è nel paradiso degli angeli custodi, non lascerà mai, la sua amata famiglia , avvolte ne sentirà la mancanza, perché chi ha conosciuto l'amore, non può vivere senza. 
Adesso lui, corre sereno, fra colori e nuvole, guardando lo splendido tramonto che i suoi genitori umani, hanno desiderato per lui. 
E mentre scrivo, lo immagino correre sereno, lontano ormai dai dolori che hanno accompagnato la fine della sua vita. 
Lo immagino con quella coda dritta, le orecchie ondeggianti e quegli occhioni vispi ed allegri. 
Una lacrima scende, non è piacevole separarsi dagli amici. 
Ciao piccolo amico....

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