25 nobembre: giornata mondiale contro la violenza sulle donne.



Volevo iniziare così, e propiro con questi personaggi un pò buffi, questa mia riflessione su questa giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Purtroppo, beffardamente, proprio oggi, c'è stato un altro di questi efferati omicidi, ai danni di una donna da parte di suo marito, con a casa il bimbo di sei anni.
Non capirò mai, cosa scatta nella mente di questi esseri umani, padri, mariti, compagni, di donne che hanno subito, o subiscono ogni giorno, questa serie di abusi, di sorprusi, di violenza.
Sicuramente, la più orrenda è quella fisica. 
Ma c'è un altro tipo di violenza, altrettanto devastante e che distrugge ogni essere umano dall'interno, ed è quella verbale.
Altrettanto inaccettabile, perchè donne succubi, mentalmente o psicologicamente, vengono violentate nell'anima e nel cuore, fino a distruggerle.
A distruggere la loro autostima, il loro amor proprio, il rispetto di sè stesse.
E' lo stesso meccanismo per il quale, una donna che subisce violenze fisiche, non osa ribellarsi, ed invece, rimane accanto al suo carnefice, addirittura difendendolo, coprendo le sue malefatte, cercando di salvarlo. Perchè sentono di essere loro colpevoli.
L'aguzzino è così bravo, da distruggere ogni forma di raziocinio, ogni rispetto per sè, dalla mente di queste donne.
Alcune purtroppo non ce la fanno.
La mia preghiera oggi, va a tutte loro, va ai loro figli innocenti, va ai genitori, a chi rimane, a chi sopravvive dopo di loro.
Perchè il dolore che dovranno portarsi dietro è immane.
Va a tutte le donne che stanno combattendo questa assurda battaglia psicologica, che le vede provate, e private di quelli che rappresentavano i propri valori, le loro più radicate convinzioni. 
Le vedo, chiuse in un angolo insicure ed impaurite, le vedo tremare, star male. Ferite nell'anima, dove non c'è guarigione.
Viviamo in un mondo sbgliato, nel quale si insegna alle donne, a distinguere un complimento dall'adulazione, un'attenzione da un'avance. 
Si insegna alle donne la difesa personale, per poter far fronte ad una violenza fisica improvvisa o perpetrata.
Si insegna alle donne a non provocare, a non porsi al centro dell'attenzione, a non essere appariscenti.
Invece si dovrebbe insegnare agli uomini, che le donne non si toccano, se non per accarezzarle.
Che la violenza è meschina, stupida e totalmente sbagliata.
Che picchiare una donna, non è segno di potenza fisica, di forza, ma solo di vigliaccheria e debolezza.
Dovremmo insegnare ai nostri figli, il rispetto della vita, delle idee diverse, delle culture diverse, delle religioni diverse.
Dovremmo insegnare ai nostri figli ad amare le donne, e dove c'è amore, non c'è violenza, c'è rispetto.
Spero che oggi, e nei giorni a venire, le donne possano ribellarsi, possano fuggire alle catene che le costringono schiave di esseri che non possono definirsi Uomini. Perchè una soluzione c'è sempre, perchè donne, non avete bisogno di loro, avete solo bisogno di voi.
Coraggio, la strada è lunga, è difficile ed impervia, ma la meta è troppo importante per non impegnarsi, per non lottare.
Coraggio!

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