I bambini e i mille passi nella vita

Voglio parlarvi di una cosa che mi sta molto a cuore e che sta succedendo nella mia città e che mette in ridicolo, l'amministrazione di tutto ciò che dovrebbe essere di pubblico servizio.
Nella mia città ci sono gli asili comunali, che sono gestiti da una cooperativa, che devo dire svolge egregiamente il proprio lavoro.
Per una volta, in un tempo in cui si da addosso a maestre, a strutture fatiscenti e poco idonee all'infanzia, io mi sento di andare contro corrente e di parlare di questa realtà che invece per fortuna, è esattamente l'opposto.
Io sono mamma, e in una di queste strutture, mi hanno aiutato a crescere, educare e divertire il mio bambino e credetemi se vi dico che, mi dispiace enormemente che dall'anno prossimo sia troppo grande per restare.
Mio figlio, sente le maestre e le altre collaboratrici come il prolungamento della sua famiglia. Lui si sente al sicuro. Quando è all'asilo lui è felice.
Per non parlare di quello che hanno fatto con me  e per me.
Quando nasce un bambino, insieme a lui, nascono una mamma ed un papà.
Nasce una famiglia, fra errori, momenti di gioia ed alcuni di sconforto.
Le maestre e tutte le operatrici, mi hanno salvato la vita.
Il mio cucciolo è arrivato da loro piccolissimo, nemmeno camminava. Era morbosamente attaccato a me, era completamente succube, non voleva altre braccia se non le mie, avvolte rifiutava perfino quelle del padre. Io ero allo stremo delle forze, dopo 8 mesi di giorni e notti insonni, costellate costantemente da pianti disperati, e lui, ugualmente provato.
Con tutto l'amore e le energie che io non avevo, le maestre, Natalia, Antonella, Rita e Daniela, ci hanno aiutato a riprenderci, a diventare nuovamente sereni, a far uscire la gioia, e la voglia di rapportarsi con gli altri, l'amore per gli altri, la concezione di diversità e di altruismo.
All'asilo da mio figlio, c'è ogni genere di bambino. Poveri, ricchi, extracomunitari. Per lui hanno solo un nome ed un cognome. Hanno tutti una mamma e un papà. Sono bravi o monelli. Ma ha sempre una carezza, e un morso ogni tanto, per tutti.
Le maestre sono tutte sue fidanzate, anche se ogni tanto ne lascia qualcuna....poi diventano troppe!
Io mi posso solo complimentare con chi, ha fatto tutto questo, ed ha ricreato una famiglia di tanti bimbi e pochi genitori (avvolte non avrei voluto trovarmi nei loro panni). Non le ho mai viste esasperate, nervose o influenzate dai loro problemi. Mille volte le ho ammirate e mille altre ancora ho ammirato la loro vocazione. Perchè fare la maestra, o lavorare in queste strutture, vuol dire adattarsi a fare di tutto e tutto, perchè i nostri figli, vivano in un ambiente salubre e pulito. Perchè vuol dire non svolgere un lavoro con gli orari canonici, ma, svolgere una missione.
La nostra amministrazione purtroppo ha messo tutte queste persone in cattiva luce, e nelle condizioni di non sapere quale futuro le attende, facendo vivere così male, molte famiglie.
La mia è una città che è piena di bambini e di tanti asili privati.
Ma ricordiamoci che c'è chi, per scelta o per esigenza , non può usufruire di questi benefici.
Ed è nei loro panni che io voglio mettermi, perchè avvolte abbiamo bisogno di aiuto. Noi, donne, uomini, famiglie, abbiamo bisogno di aiuto.
Ed è lo Stato ad avere il dovere morale di intervenire. E poco importa in questi momenti se sei italiano, straniero, cattolico o musulmano.
Siamo tutti esseri umani.
E questa cooperativa che tanto bene ha lavorato e lavora, ha il diritto di continuare a farlo.
Ha fatto in modo che mio figlio muovesse i primi passi, dicesse le prime parole, smettesse l'uso del pannolino. 
Ci hanno consigliato ed incoraggiato.
Ora hanno bisogno loro di noi e sono sicura che qualsiasi genitore abbia vissuto un'esperienza simile alla mia, in questo momento sia daccordo con me.
Vi chiedo un favore, un piccolo gesto di solidarietà, per fare sentire la nostra presenza, per fare sentire a queste maestre, che domani potrebbero ritrovarsi senza lavoro, tutto il nostro sostegno ed il nostro incoraggiamento.
Esiste una pagina di questo consorzio su facebook, io vi chiedo solo di mettere MI PIACE  a questa pagina ed a chi può, di mostrare tutta la nostra solidarietà. La  pagina è "Consorzio progetto vita".
Grazie comunque a chiunque si muova in solidarietà con noi.
Perchè diventare grandi è una grande fatica, ma farlo con le persone giuste è un gran dono.

la mamma di Gabry

Commenti

  1. Ciao Themoon... sono felice tu sia tornata a scrivere. Io dopo una lunga pausa (eh si hai ragione da degne lune ogni tanto abbiamo necessità di eclissarci) finalmente posso tornare con calma a dedicarmi al mondo dei blog...

    Condivido pinamente il tuo post. Troppo volte ultimamente ho sentito sparare contro le maestre, generalizzando in modo eccessivo. Perchè c'è chi ci mette anima e cuore in quel lavoro, che diventa una vera e propria missione.
    Ti abbraccio

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