Pioggia...

Freddo...pioggia...l'autunno cede il passo all'inverno, fra poco, sarà Natale.

Mi sento strana, malinconica. La solitudine oggi, mi tiene compagnia, mi fa star bene, mi rende serena.

Avvolte, ritrovarmi fra le pareti di casa, in totale solitudine, mi aiuta a far pace con i miei pensieri, con i battiti inquieti del mio cuore, con il mio cervello sempre in subbuglio.

Mi aiuta a stare in pace. Anche se pace, è davvero la parola meno adatta a me, in questo periodo, o forse da sempre.

Sono uno spirito inquieto, in subbuglio. Io non so stare calma, non amo la quiete, se non dopo la tempesta. Mi annoio. Io devo sentirmi viva, sempre.

Io ho bisogno di risate, di dolcezza, di tenerezze. Ho bisogno di sentire il sangue che, mi affluisce dentro, senza poterlo fermare. Che Dio mi aiuti a tenere a bada, questo cavallo selvaggio che è il mio spirito. Ribelle, timoroso, insicuro, con troppa sofferenza alle spalle, con troppo da perdonare e da farsi perdonare.

Intanto la pioggia continua a cadere, quietamente senza fare nemmeno troppo rumore. Ma con il suo silenzio e la sua calma, trascina con sé ogni cosa, scalfisce la roccia, cambia corso ai fiumi, distrugge ciò che l'uomo ha avuto la presunzione di dominare. Nessun uomo può dominare la natura. Come nessun uomo può opporsi alla natura, al suo corso, alla sua potenza. Nessun uomo può possedere il mondo e nessuno può vincere contro la propria natura, contro quel naturale corso delle cose, che nemmeno volendo, si può cambiare.

L'altra notte, mio papà, che domani avrebbe compiuto gli anni, mi ha detto in sogno di non arrendermi, di andare avanti, di non mollare. Io sto seguendo il suo consiglio, in tutto ciò che la mia vita, povera e silenziosa, mi offre. Tante volte, troppe, ho avuto l'istinto di mollare, di arrendermi, di farmi travolgere dalla sofferenza che mi sento dentro e che non passa, mai. Tante volte avrei ceduto all'istinto di annientare il tempo, di annientare il cervello, i pensieri, almeno per un pò. Ma io non posso. Non posso per amore di chi mi ama e di chi ancora, ha bisogno di me. Non posso perchè, non permetto a nulla di spezzarmi.

Devo fare i conti con i miei fantasmi, con i miei traumi, con il mio dolore, ed andare avanti. Devo farcela.

Voglio tornare a disegnare uno smile, su quel vetro appannato....

Commenti

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    1. Hai proprio ragione. Verrà chi comprenderà.

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    2. Hai proprio ragione. Verrà chi comprenderà.

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